venerdì 23 ottobre 2009

FANGO



Alla fine arriviamo a parlare della passione n° 1 (dopo la mia Lore). Ero indeciso se scriverne, a me sembra scontato e anche a qualcuno che conosco.. e ti pare che non scrivevi di quello?
Ma non spiegherò nulla del gioco, ma dell'ebbrezza che genera, dell'adrenalina pazzesca che solo chi ha provato può capire. Sì perchè che ci fanno 15 pazzi in un prato ad azzuffarsi con un pallone?? Così sembra a chi vede e lo capisco. Io, oltre a vedere giocare, gioco. E vi assicuro che è tutta un'altra cosa! Che non c'è violenza bensì rispetto, non c'è caos ma disciplina; sicuramente non esiste attività sportiva in cui conti di più il gruppo.
Stasera allenamento con la squadra. Serata non fredda, anzi, ma piovosa, con quella leggera pioggerella che sembra di essere sul campo di un college irlandese. Pieni d'acqua, fango e tutto ci siamo divertiti per un'ora e mezza. Ma chi ce lo faceva fare? Non si sa, sarà quel certo spirito selvaggio che si nasconde in ognuno e che esce fuori sul prato ma controllato. Ecco, è una guerra con regole ferree e molto precise, dove chi fa il furbo o commette un illecito viene allontanato, dove non è ammessa alcuna violenza fuori luogo. Credo sia questo il lato esaltante, almeno per me, uno scontro fisico duro ma regolamentato. E vi assicuro che il venerdì sera il livello di adrenalina arriva al massimo.
Anche quando facevo arrampicata le emozioni che ho provato erano splendide, ma qui in più c'è la squadra, la lotta fianco a fianco con i compagni. E' un mondo leale ed aperto a tutti, l'amicizia è la parola d'ordine, anche con l'avversario. Sembra una favola? Anch'io ero scettico prima di giocare.Bè ora basta sennò divento noioso. Mi godo il riposo del "guerriero".
Buonanotte.

lunedì 12 ottobre 2009

persia

Come vediamo l'islam da qui? e l'Iran?

Sono ogni giorno sconvolto ed esaltato insieme. Leggo della solita dittatura, questa volta di stampo "religioso", komheinista per la precisione, che opprime vite e vorrebbe piegare menti. quante volte è successo nella triste storia umana, succede e succederà (forse)! una minoranza che rende schiavo il restante 90%.

nel caso dell'Iran mi esalta il coraggio; quello di migliaia o più di persone che sfidano i pochi e ben armati aguzzini. sono problemi loro, si dice spesso, è la loro cultura, sono fatti così..

non credo, ho letto storie di chi non vuole tacere, la gente comune non condivide la crudeltà e i presunti ideali puristi e anti-occidentali. in Persia così come in Afganistan con i talebani.

non riesco a non pensare alle persone che lottano, alcuni magari in silenzio, altri in piazza, contro la disumanità.

mi chiedo: cosa farei io?? sarei capace di tanto coraggio o resterei imbelle? la paura di essere strappato, vinto, torturato. questo forse è il pensiero più angoscioso per me, se accadesse nel mio paese che farei? che faremmo?

chissà chi condivide il mio dubbio..

intanto mi inchino agli uomini e alle donne iraniani dal mio comodo e protetto rifugio nel mondo. sono solo uno dei tanti osservatori, non partecipe ma vivo.